Verde motore sociale ed economico: impegno condiviso nell’ambito della formazione

Parlare di crescita e valore in ambito vivaistico è argomento imprescindibile da un preciso percorso: quello che guarda alla didattica e alla formazione. Anche le scuole, i ragazzi e le ragazze al centro del nuovo cammino di Avi, che in questa mission è affiancata con convinzione anche dal Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia e da Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, altra importante evidenza emersa nell’ambito dell’assemblea dello scorso 2 luglio.

«Dare una nuova linfa alla comunicazione del settore vivaistico è un’operazione necessaria se consideriamo che spesso non c’è l’esatta percezione di quello che si fa in ambito vivaistico, di quello che si fa a Pistoia. Quando racconto del Distretto – ha detto il suo vicepresidente nonché sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – dico sempre che in questi anni sono accadute cose importanti, Fitolab e i progetti con Revet sono esempi straordinari.  Certo, ci sono delle sfide da giocare: in ambito formativo, grazie alla collaborazione tra Gea e l’Università, sancita da un protocollo d’intesa che prevede l’attivazione di corsi legati alla facoltà di Agraria presso la sede locale. La seconda sfida è il tema dell’approvvigionamento idrico da affrontare con una visione sostenibile. Altro nodo cruciale è il piano strutturale e, conseguentemente, il regolamento urbanistico, rispetto al quale abbiamo chiesto la massima attenzione al Distretto e alle associazioni di categoria. Quella che viviamo è una sfida collettiva: dobbiamo saper guidare il nostro racconto. Le nostre piante sono la risorsa più potente che abbiamo per contrastare i cambiamenti climatici».

«La Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia vuole dare il suo contributo all’Associazione Vivaisti Italiani con piacere e spirito di collaborazione, nella convinzione che il distretto operi scelte fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio – ha detto il presidente di Fondazione Caript Luca Gori -. Come Fondazione siamo tenuti a rispettare l’autonomia economica degli operatori locali, senza entrare nelle rispettive dinamiche. Ma possiamo affiancarci in un percorso condiviso di formazione, divulgazione, inserimento nel mondo del lavoro attraverso interventi sull’inclusione lavorativa. Palazzo de’ Rossi, la nostra sede, è uno spazio aperto all’espressione del mondo economico del nostro territorio. Ad Avi e ai suoi soci l’invito dunque a sentirsi qui come a casa».

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