Il vivaismo? Eccellenza del made in Italy con il cuore in Toscana

Quello della valorizzazione è un percorso che si fa insieme. Non c’è sintesi più efficace di questa nel raccontare il senso del percorso che porta al protocollo d’intesa Pistoia Capitale delle Piante, dove un ruolo di primo piano ha preso impegno di svolgerlo la stessa Regione Toscana.

Leonardo Marras, assessore Sviluppo Economico, Turismo e Agricoltura Regione Toscana

Tante le voci istituzionali che hanno ribadito questo sostegno, a partire da quella dell’assessore regionale all’agricoltura Leonardo Marras. «La filiera florovivaistica toscana rappresenta uno degli asset strategici dell’intero comparto agricolo regionale – ha detto – è per questo che la Regione segue con attenzione e accompagna la progettualità integrata con la quale il Distretto Vivaistico di Pistoia e l’Associazione Vivaisti Italiani stanno operando con positiva sinergia».

Attenzione ribadita anche dal Governatore della Regione Eugenio Giani che ha evidenziato come il settore vivaistico pistoiese abbia compiuto «sforzi importanti per definire prima e presentare poi, progetti davvero moderni e innovativi, che testimoniano l’impegno di evoluzione del comparto nel segno di una sempre maggiore sostenibilità e del rispetto dell’ambiente con un’attenzione costante ad offrire ai destinatari una produzione di assoluta qualità nel rispetto delle normative nazionali ed europee».

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana

Di eccellenza riferendosi al vivaismo ha parlato anche il sottosegretario alla presidenza della Regione, Bernard Dika, che ha voluto porre però l’accento su come questo settore sia anche «un patrimonio identitario che fa di Pistoia una capitale europea del verde. La Regione è pronta a sostenerne la crescita con un lavoro comune che valorizzi innovazione, sostenibilità e promozione del settore. Da qui può nascere un modello toscano capace di unire sviluppo, ambiente e comunità».

Bernard Dika, sottosegretario alla Presidenza della Regione Toscana

Ciò apre la strada a una possibilità concreta che quel protocollo nato su scala locale possa trovare attuazione anche in chiave regionale, come lo stesso Sottosegretario ha annunciato riportando le volontà dello stesso presidente Giani e della Regione tutta, in una visione sinergica che coinvolga più assessorati.

«La presenza della Regione a Pistoia fin dai primi giorni della nuova Giunta – ha poi aggiunto Dika – è il segno di una volontà chiara: costruire, insieme agli operatori, un lavoro comune per valorizzare al massimo un comparto strategico. Attraverso questo settore la Toscana può e deve essere riconosciuta come terra che investe in innovazione, sostenibilità e qualità del verde». Un sostegno non solo politico alla causa del vivaismo, ma anche sul piano tecnico della comunicazione.

Gennaro Giliberti, Direzione Agricoltura e Sviluppo Locale Regione Toscana

«Così come il food & wine ha fatto della Toscana un brand riconosciuto nel mondo – ha proseguito Gennaro Giliberti, dirigente dell’assessorato regionale all’agricoltura -, anche il florovivaismo può diventare un potente ambasciatore della nostra identità. Le piante del distretto non sono solo prodotti eccellenti: sono un racconto di territorio, di cura e di competenze, da valorizzare con la stessa strategia e visione che abbiamo adottato per l’agroalimentare di qualità. In tal modo, il vivaismo rappresenterà la prossima grande filiera identitaria della Toscana

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