
Le piante del distretto? Un prodotto identitario per tutta la Toscana
Equilibrio ecologico, forestazione e, ancora una volta, sostenibilità, tra le parole chiave del fare verde.
Equilibrio ecologico, forestazione e, ancora una volta, sostenibilità, tra le parole chiave del fare verde.
Città di tutta Europa ricoperte di verde, ovvero di piante, che siano non ornamento ma veicolo di benessere. Quelle, in particolare, che arrivano dall’Italia, la cui produzione è un’eccellenza riconosciuta anche in Europa.
Una nuova fase si apre per l’Associazione, così è emerso con forza nel corso dell’Assemblea dei soci del 2 luglio a Palazzo de’ Rossi a Pistoia, a partire da un elemento condiviso dagli oltre duecento associati: creare valore economico e sociale.
Sarà la Terrazza Grandonio, a Palazzo de’ Rossi sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ad ospitare il prossimo 2 luglio l’assemblea dei soci dell’Associazione Vivaisti Italiani.
Punta all’essenziale e all’immediato, arrivando dritta all’occhio di chi guarda anche grazie alla forza comunicativa dei colori che usa.
Anno 1849. Un giovane giardiniere pistoiese al servizio dei nobili Bozzi e Bracciolini, al secolo Antonio Bartolini, ha un’illuminazione: coltivare piante ornamentali da destinare alla vendita.