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Il vivaismo di piante da frutto e ornamentali di Pistoia è iniziato in forma imprenditoriale verso la metà dell'ottocento nei terreni ubicati all'interno della terza cerchia muraria della città. All'inizio del novecento lo sviluppo di queste colture ha interessato i terreni fuori le mura nella pianura del torrente Ombrone .

La superficie coltivata è gradualmente cresciuta da 50 ettari nel 1900 a 3000 nel 1960 e più di 5000 ettari oggi.
Nei vivai pistoiesi si coltivano migliaia di specie e varietà di piante, di varie forme e dimensioni, sia in contenitore che in piena terra idonee per realizzate le più disparate tipologie di aree verdi nelle varie regioni del mondo.
La Provincia di Pistoia risulta quindi essere il cuore del vivaismo Italiano e Leader in Europa. Rappresenta per eterogeneità e qualità dei suoi prodotti un territorio unico.
Il Distretto si caratterizza anche per le produzioni tipiche che traggono la loro origine nella tradizione delle fattorie Rinascimentali Toscane: come la coltivazione in vaso di agrumi e di altre specie esotiche o l’arte topiaria per ottenere piante dalle forme più varie per l’arredo dei giardini classici.
L'attività vivaistica ornamentale è concentrata nella Valle dell'Ombrone P.se ed interessa oltre 5.200 ettari, con circa 1000 ettari di vasetteria, 1500 aziende e oltre 5500 addetti diretti (2500 lavoratori dipendenti) oltre all’indotto, la PLV è di oltre 300 milioni di Euro di cui 160 esportati.
Il Vivaismo Pistoiese rappresenta uno dei più importanti settori economici di Pistoia e della Toscana, conosciuto in Europa e nel mondo. Il patrimonio del vivaismo ha la necessità di continuare ad essere valorizzato, tutelato e promosso, ha bisogno di unità e di immagine, in quanto sul territorio è ancora capace di dar lavoro, pur in tempi di crisi, a migliaia di addetti e di raggiungere un livello di export tale da superare tanti, pur importanti, settori e comparti produttivi.
L’Associazione Vivaisti Pistoiesi, costituita nel 2004, continua a svolgere da allora l’importante ruolo nel tutelare il Vivaismo, favorendo i rapporti tra il settore, i suoi soci e le istituzioni, con le associazioni di categoria e il territorio.


Al termine del 2015, con il preciso fine di potenziare le iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi dIj ell'Associazione, che sempre più sono comuni in tutto il territorio nazionale e che riguardano la promozione del settore, la valorizzazione e tutela del comparto vivaistico sia a carattere nazionale che internazionale, il Consiglio Direttivo in carica ha proposto all'Assemblea di allargare il numero dei soci e la rappresentatività dell'associazione a livello italiano. In accordo con l'assemblea sono state apportate alcune modifiche statutarie, nello specifico le modifiche riguardano gli artt. 1,2 e 4 dello Statuto. Nello statuto dell’Associazione all’art. 2 è scritto infatti: “La tutela del settore vivaistico riguarderà la promozione, valorizzazione e tutela del settore produttivo delle piante ornamentali da esterno, anche al fine di rappresentarne la valenza di risorsa per l’ambiente, quale attività che apporta un miglioramento ambientale. L’associazione si propone inoltre di realizzare l’attività suddetta anche con il supporto e a favore della associazioni sindacali di categoria già esistenti, in modo che ne siano valorizzate le iniziative a sostegno del settore vivaistico. Lo scopo potrà realizzarsi tramite le seguenti attività:   
1) promozione, organizzazione, partecipazione a convegni, seminari, manifestazioni, ricerche scientifiche, campagne pubblicitarie e d’immagine inerenti il settore vivaistico ornamentale sia in Italia che all’estero;
2) fornitura, a condizioni particolari e di favore, di piante ornamentali per mostre e manifestazioni, laddove queste costituiscano elemento di evidenza pubblica del settore;
3) realizzazione di progetti e ricerche che riguardino il settore vivaistico, a carattere economico, tecnico, scientifico, culturale, ambientale, nonché progetti e ricerche che possano consentire la modernizzazione del settore;
4) curare i rapporti con le istituzioni per la miglior conoscenza delle problematiche, la tutela ed il sostegno alla capacità produttiva del settore vivaistico;
5) rapporti con la stampa e altri mezzi di comunicazione di massa operanti per e con il settore, al fine di alimentare una informazione corrente e argomentata;
6) disponibilità diretta dei soci o di altre persone competenti esterne opportunamente nominate dall’assemblea, oppure dal consiglio di amministrazione a rappresentare il settore in commissioni, organi consultivi e direzionali sia di tipo associativo che pubblico, dove sia necessario presenziare e contribuire, al fianco delle organizzazioni sindacali, a programmi, regolamenti, bilanci di previsione e quant’altro riferito al settore;
7) formazione manageriale e professionale per il settore, organizzazione di visite di studio e di scambio con le realtà vivaistiche ornamentali, paesaggistiche e botaniche del mondo;
8) partecipazione a programmi e progetti umanitari dove la pianta ornamentale oltre che un addobbo rappresenti un significativo miglioramento della qualità della vita;
9) ogni altra attività utile al conseguimento dello scopo sociale, anche di tipo commerciale o finanziario, pur sempre a carattere strumentale.

icona-download-pdfDownload dello statuto dell'associazione

 

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